La Francia si prepara a lanciare una significativa sperimentazione vietando i telefoni cellulari nelle scuole secondarie per i bambini fino a 15 anni. L’iniziativa, volta a fornire una “pausa digitale” agli studenti, vedrà la partecipazione di quasi 200 scuole all’esperimento. Se avrà successo, questo divieto potrebbe essere esteso a livello nazionale a partire da gennaio.
Dettagli della sperimentazione La sperimentazione, annunciata dalla Ministra dell’Istruzione ad interim Nicole Belloubet, richiederà agli studenti di consegnare i loro telefoni al loro arrivo a scuola. Questa nuova politica va oltre la legge del 2018, che limitava l’uso dei telefoni nei locali scolastici ma permetteva agli studenti di tenere i loro dispositivi.
L’obiettivo della sperimentazione è ridurre gli effetti negativi del tempo eccessivo trascorso davanti agli schermi, compresi i problemi legati al sonno, all’attività fisica e all’obesità, come evidenziato in un recente rapporto di 140 pagine commissionato dal presidente Emmanuel Macron. Il rapporto ha sottolineato gli effetti dannosi dei dispositivi digitali sulla salute e lo sviluppo dei bambini, raccomandando restrizioni progressive sull’uso dei telefoni cellulari a partire dall’età di 11 anni e controlli più severi entro i 15 anni.
Implicazioni e confronti La mossa arriva in un contesto di dibattito europeo più ampio sull’uso dei telefoni cellulari nelle scuole. Mentre alcuni paesi hanno emanato divieti, in genere limitano solo l’uso anziché richiedere la consegna dei dispositivi. Ad esempio:
- Germania: La maggior parte delle scuole vieta i telefoni cellulari nelle aule, a meno che non siano utilizzati per scopi educativi.
- Paesi Bassi: È in vigore un quasi-divieto nelle scuole secondarie dall’inizio di quest’anno, con piani per estenderlo alle scuole primarie.
- Italia: Ha imposto un divieto di telefono nel 2007, lo ha allentato nel 2017 e lo ha ripristinato nel 2022 per tutte le fasce di età.
- Regno Unito: Il governo ha emesso linee guida per le scuole sull’uso dei telefoni cellulari ma ha lasciato la decisione ai singoli presidi.
- Portogallo: Ha introdotto giornate senza telefono nelle scuole ogni mese come compromesso.
- Spagna: Alcune regioni hanno imposto divieti, ma non esiste un divieto nazionale.
Opinioni degli esperti La neurologa Servane Mouton, membro della commissione, ha sottolineato la necessità di limitare l’esposizione dei bambini piccoli ai dispositivi digitali, sostenendo un ritorno a forme di gioco e apprendimento più interattive e non digitali.
La sperimentazione francese rappresenta un audace tentativo di affrontare le crescenti preoccupazioni sugli effetti della tecnologia digitale sui giovani. Se avrà successo, potrebbe stabilire un precedente su come le scuole gestiscono l’uso dei telefoni cellulari in tutta Europa e, potenzialmente, oltre.