Le autorità vietnamite hanno confermato che 13 persone risultano disperse dopo il crollo di un ponte chiave, anche se il vice primo ministro Ho Duc Phoc ha indicato che non è ancora chiaro se ci sono state vittime. Le operazioni di salvataggio sono in corso, con una parte del ponte ancora in piedi. Gli sforzi si concentrano sulla costruzione di un ponte galleggiante per ripristinare l’accesso alla zona colpita.
Il crollo del ponte è solo una delle molte sfide che il Vietnam sta affrontando mentre continua a recuperare dal tifone Yagi, la tempesta più potente a colpire la regione in decenni. Il tifone ha raggiunto la terraferma sabato, portando con sé gravi inondazioni e frane che hanno causato almeno 64 morti nelle province del nord. La distruzione è stata diffusa, con danni significativi segnalati in tutta la regione.
AVVISO – immagini disturbanti.
In Vietnam, almeno 13 persone sono cadute nel fiume Hồng (Rosso) dopo che una parte del ponte Phong Châu a Phú Thọ è stata trascinata dalle acque dell’inondazione. Circa 10 veicoli e due motociclette sono caduti nel fiume. Gli sforzi di salvataggio sono ostacolati dalle correnti veloci dopo il tifone… pic.twitter.com/TUZSnL5EIe
— Volcaholic 🌋 (@volcaholic1) 9 settembre 2024
Oltre al crollo del ponte, una frana nella provincia di Cao Bang ha trascinato via un autobus di passeggeri con 20 persone a bordo. Le operazioni di salvataggio sono complicate dalle strade bloccate e dalle forti piogge persistenti, che stanno ostacolando gli sforzi delle squadre di emergenza.
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In risposta al disastro, il Primo Ministro Pham Minh Chinh ha annunciato pacchetti di aiuti di emergenza e ha diretto l’esercito a dare priorità alle operazioni di salvataggio e recupero. Il tifone ha anche interrotto gravemente le attività industriali nel nord del Vietnam. Molti stabilimenti hanno subito interruzioni di corrente e danni estesi, con le zone industriali di Haiphong, una città con due milioni di abitanti, particolarmente colpite. I tetti delle fabbriche sono stati strappati e i lavoratori stanno lottando per salvare le attrezzature dalle fabbriche inondate. In particolare, le fabbriche del conglomerato sudcoreano LG Electronics a Haiphong hanno subito danni significativi, sebbene non siano stati segnalati morti tra i dipendenti.
La tempesta ha causato interruzioni di corrente diffuse, lasciando più di 5,7 milioni di clienti senza elettricità. Entro lunedì, oltre il 75% dell’energia era stata ripristinata. I servizi di telecomunicazione sono stati anch’essi interrotti, con molte aree che hanno sperimentato interruzioni.
L’Agenzia Meteorologica del Vietnam ha emesso avvisi sui rischi continui di inondazioni e frane. Le precipitazioni nelle regioni settentrionali sono state consistenti, variando tra 208 e 433 millimetri nelle ultime 48 ore. La situazione rimane fluida, con continui sforzi necessari per affrontare la crisi in corso e supportare le comunità colpite.
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