Ogni 15 agosto, l’intero paese Italia sembra essere in pausa.
In tutto il paese mediterraneo, le serrande di negozi, bar e ristoranti sono chiuse a chiave e adornate con i cartelli arancioni ‘chiuso per ferie’. In tutti i quartieri, tranne quelli popolari tra i turisti, non si incontra altro che i proverbiali cespugli rotolanti.
È Ferragosto, la sacra festa che gli italiani dicono con orgoglio risalire ai tempi romani — una celebrazione che l’imperatore Augusto concesse al suo popolo, compresi gli schiavi, come ricompensa per una stagione di duro lavoro nei campi.
In Italia oggi, celebrare Ferragosto trascorrendo l’intera giornata in spiaggia o oziando all’ombra equivale a nientemeno che un diritto umano.
Giovedì, Renzi è tornato nella sua città natale, Firenze, per visitare il sovraffollato carcere di Sollicciano, dove ha detto che metà dei circa 500 detenuti sono trattenuti in attesa della sentenza definitiva.
‘Strutture come Sollicciano dovrebbero essere demolite e ricostruite da zero,’ ha dichiarato in un post su X, ‘per garantire condizioni umane a coloro che sono imprigionati.’
L’ex primo ministro non ha risparmiato critiche al governo di Giorgia Meloni, che recentemente ha cercato di alleviare alcuni dei problemi promettendo di costruire nuove carceri, aumentare il numero di personale carcerario e semplificare il processo per il rilascio anticipato, tra le altre cose.
Tuttavia, la legge approvata all’inizio di agosto ha anche ulteriormente criminalizzato una serie di reati, compresa la discussa misura anti-rave, penalizzando coloro che organizzano feste — o quella che la legge definisce ‘invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o la sicurezza pubblica’ — con pene fino a sei anni di reclusione.
Il leader dell’estrema destra della Lega, Matteo Salvini, è stato uno dei più accesi sostenitori della legge anti-rave quando è stata approvata per la prima volta alla fine del 2022.
L’occupazione abusiva, o ‘occupazione arbitraria di una proprietà destinata al domicilio altrui,’ come viene legalmente definita, può ora portare una persona in prigione.