Martedì, OpenAI di Sam Altman ha annunciato una partnership pluriennale con Condé Nast, che vedrà i contenuti dei marchi di Condé Nast, tra cui Vogue e The New Yorker, integrati nei prodotti di OpenAI come ChatGPT e il prototipo SearchGPT.
Il Chief Operating Officer di OpenAI, Brad Lightcap, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel collaborare con Condé Nast e altri editori di notizie per “garantire che, mentre l’intelligenza artificiale svolge un ruolo più importante nella scoperta e nella distribuzione delle notizie, mantenga accuratezza, integrità e rispetto per la qualità dei reportage”.
Nella sua nota ai dipendenti, il CEO di Condé Nast, Roger Lynch, ha osservato che i settori delle notizie e dei media digitali hanno dovuto affrontare sfide significative negli ultimi anni, poiché le aziende tecnologiche hanno avuto un impatto sulla capacità degli editori di monetizzare i contenuti. Pertanto, Lynch ha affermato: “La nostra partnership con OpenAI inizia a compensare parte di quelle entrate”.
Negli ultimi mesi, OpenAI ha anche stretto partnership simili con varie organizzazioni di notizie, come la rivista Time, Financial Times, Axel Springer (proprietario di Business Insider), il francese Le Monde e la spagnola Prisa Media.
Tuttavia, i dettagli finanziari dell’accordo non sono stati rivelati. Nel frattempo, OpenAI ha introdotto il suo motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, SearchGPT, a luglio, con l’obiettivo di competere con il dominio di lunga data di Google nel mercato dei motori di ricerca.
Secondo l’azienda, sta attualmente lavorando con i suoi partner di notizie per raccogliere feedback e approfondimenti sulla progettazione e le prestazioni di SearchGPT.